lunedì 21 novembre 2011

Bevi birra e campi davvero 100 anni


E' davvero il caso di alzare i boccali e gridare tutti insieme: "Alla Salute!"

Non è solo uno slogan pubblicitario: chi beve birra, naturalmente con moderazione, fa davvero un regalo alla sua salute. Esattamente come accade con vino. La birra, infatti, esercita un effetto benefico sul cuore simile a quello del nettare di Bacco e può ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.
Lo studio che lo conferma è tutto italiano: è opera dei laboratori della Fondazione di Ricerca e Cura "Giovanni Paolo II" di Campobasso ed è pubblicato sull"European Journal of Epidemiology'. Gli studiosi hanno raccolto dati su 200mila persone, valutando gli effetti dell'alcol sul sistema cardiovascolare: un consumo moderato di vino (circa due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne) ha infatti dimostrato di poter ridurre il rischio di malattie cardiovascolari fino al 31 per cento, rispetto alla totale astinenza. Ora per la prima volta si è mostrato un effetto protettivo analogo anche per quanto riguarda la birra. Il massimo risultato si ottiene con un consumo di poco superiore al mezzo litro al giorno, con un contenuto alcolico del 5 per cento. Ovviamente, sottolinea Augusto Di Castelnuovo, capo dell'Unita' di Statistica dei Laboratori di Ricerca, si parla di consumo moderato, mentre "è assolutamente sconsigliato il binge drinking (l'assunzione rapida di grandi quantità di alcolici, mescolati tra loro, al solo fine di ubriacarsi in fretta, N.d.R.) o qualunque altra forma di consumo eccessivo".
Insomma, la parola chiave è bere moderatamente e con regolarità. La ricerca ha usato il metodo statistico della meta-analisi, che permette di raggruppare e confrontare diversi studi scientifici condotti in tutto il mondo, ottenendo un risultato generale. In questo modo e' stato possibile esaminare dati relativi ad oltre 200mila persone per le quali le abitudini nei confronti delle diverse bevande alcoliche sono state messe a confronto con il rischio di malattie cardiovascolari.
''Nella nostra ricerca - spiega Simona Costanzo, primo autore dello studio - abbiamo considerato vino e birra separatamente: prima si osserva una riduzione nel rischio cardiovascolare con un consumo basso o moderato. Poi, con l'aumento delle quantità, si può vedere che questo vantaggio sparisce, fino a che il rischio diventa addirittura più alto rispetto a un non bevitore. La parte interessante del nostro studio - conclude - è che, tra le ricerche selezionate per la meta-analisi, ce ne sono 12 in cui il consumo di vino e di birra è stato paragonato direttamente. Usando questi dati abbiamo potuto osservare che le curve della protezione cardiovascolare  per le due bevande si sovrappongono molto bene''. 
"Quello di cui stiamo parlando - dice Augusto Di Castelnuovo, capo dell'Unità di Statistica dei Laboratori di ricerca e uno dei pionieri negli studi epidemiologici sull'alcol - e' un bere moderato e regolare. Vino e birra sono parte di uno stile di vita. Un bicchiere accompagna cibi salutari, mangiati alla giusta ora e magari in compagnia della famiglia o di amici. I dati riportati nella nostra meta-analisi non possono poi essere estesi a chiunque. In donne giovani ancora in età fertile, ad esempio l'alcol può elevare leggermente il rischio di alcuni tipi di tumore. Questo potrebbe controbilanciare gli effetti positivi sul sistema cardiovascolare e perciò ridurre i benefici complessivi delle bevande alcoliche sulla salute".
Fonte: TGCOM