giovedì 28 giugno 2012

Un paio di birre tedesche ci stanno benissimo!


Continua il percorso delle birre bevute dalla nostra Nazionale di calcio. Dopo le ottime birre inglesi dei quarti di finale, adesso con grande soddisfazione ci siamo fatti un paio di birrette tedesche!

Birra tedesca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La birra è la bevanda nazionale della Germania, parte integrante della cultura tedesca. I tedeschi seguono i cechi e gli irlandesi nelle statistiche di consumo di birra pro capite, ma il "primato mondiale di bevitori di birra" è dei bavaresi con una media annua di 240 litri a testa[senza fonte]. Importanza storica per la birra tedesca ha il Reinheitsgebot, una legge promulgata nel 1500 (e a cui ancora oggi alcuni birrifici tedeschi si attengono) che proibiva l'impiego di materie prime di scarsa qualità nel processo produttivo.

Stili di birra tedeschi

La birra più popolare in Germania è la Pils, abbreviazione di Pilsener, leggera e a bassa fermentazione; fra le birre stagionali in primavera è caratteristica la Maibock o la Doppelbock e in autunno la birra che si beve all'Oktoberfest di Monaco di Baviera. Tipica della valle del Basso Reno è la Altbier, birra antica ad alta fermentazione prodotta secondo la tradizione. Altro tipo di birra è la Weizen bier, birra di frumento che si produce nel sud ed anche a Berlino: la Berliner Weisse (bianca di Berlino) è una versione della stessa con l'aggiunta di succhi di frutta. Sono molto diffuse, sempre tra le birre di frumento, anche le varianti scure, denominate dunkel o schwarze. Si trovano in Germania anche una birra leggermente affumicata, la Rauchbier, specialità di Bamberga e una birra più densa, specialità di Kulmbach, detta Eisbock ottenuta con un processo di congelamento.
Gli stili birrari più significativi sono:

Stili ale

  • Altbier: birra luppolata di colore ambrato scuro, prodotta nella regione di Düsseldorf e nella Bassa Renania. (11-12° Plato, 4.5-5% vol).
  • Berliner Weisse: birra di frumento chiara, molto saporita, prodotta a Berlino. Spesso servita con l'aggiunta di sciroppi di frutta. (9° Plato, 2.5-5% vol.)
  • Gose di Lipsia: birra di frumento ambrata, molto saporita. Non fu più prodotta tra il 1966 e il 1985, quando tornò sui mercati restando comunque poco diffusa. (10-12° Plato, 4-5% vol.)
  • Kölsch: chiara dal corpo leggero, per legge può essere prodotta solo nella regione di Colonia. (11-12° Plato, 4.5-5% vol.)
  • Roggenbier: scura, prodotta con malti di segale; dal particolare sapore di cereali, che ricorda il pane integrale. (4.5-6% vol.)
  • Weizen: in generale, è la "birra di frumento". (12-12.5° Plato, 5-5.6% vol.)
  • Weizenbock: birra di frumento forte e scura. (16-17° Plato, 6.5-8% vol.)

Stili lager

  • Bock: ambrata, dal corpo forte, dolce-amara. (16-17° Plato, 6.5-7% vol.)
  • Doppelbock: molto corposa, forte e scura. (18-28° Plato, 8-12% vol.)
  • Dunkel Bock: scura, corpo forte, incupita nel colore dall'impiego di malti scuri. (16-17° Plato, 6.5-7% vol.)
  • Dunkel: scura, si trova in due varietà: dolce e maltosa a Monaco, più secca e luppolata in Franconia.
  • Eisbock: variante della Doppelbock, prodotta tramite "distillazione a freddo". (18-28° Plato, 9-15% vol.)
  • Export: chiara più corposa e maltata ma meno luppolata di una pilser. Originaria di Dortmund, era la più popolare negli anni 1950-60. (12-12.5° Plato, 5-5.5% vol.)
  • Helles: indica le lager chiare e maltose, classicamente quelle bavaresi. (11-12° Plato, 4.5-5% vol.)
  • Maibock: chiara ma forte, una strong lager prodotta in primavera. (16-17° Plato, 6.5-7% vol.)
  • Märzen - Oktoberfestbier: dal corpo medio e maltosa, si trova in varietà chiare, ambrate e scure. È la birra servita all'Oktoberfest di Monaco. (13-14° Plato, 5.2-6% vol.)
  • Pilsener: chiara dal corpo leggero, secca e un prominente carattere luppolato.Reinterpretazione delle Pils Boeme, è lo stile più diffuso, occupa i due terzi del mercato. (11-12° Plato, 4.5-5% vol.)
  • Rauchbier: solitamente scura e dal gusto di affumicato dovuto all'utilizzo di malti affumicati. Specialità della regione di Bamberga. (12-13° Plato, 5-5.5% vol.)
  • Schwarzbier: scura, dal gusto pieno di cioccolato e abbrustolito. (11-12° Plato, 4.5-5% vol.)
  • Spezial: chiara, corposa, dolce-amara e delicatamente luppolata. (13-13.5° Plato, 5.5-5.7% vol.)
Ed ora vogliamo rendere grazie alla rifoseria tedesca che è stata davvero sportiva e insieme berci un bel boccale di birra!


Prosit!

lunedì 25 giugno 2012

Ci siamo bevuti gli inglesi!

Dopo la meritata vittoria della nazionale a Euro 2012 contro l'Inghilterra, mi sembra giusto rendere onore agli sconfitti con un post sulle birre britanniche.

La birra britannica è classicamente una ale, una birra ad alta fermentazione, diversamente dalla stragrande maggioranza degli altri paesi in cui il mercato è dominato dalle lager, a bassa fermentazione, che hanno soppiantato le ale e avuto maggior successo.In InghilterraIrlanda e Scozia si preferisce inoltre conservare e distribuire al dettaglio la birra in fusti, piuttosto che in bottiglia: in questo modo la birra continua la sua maturazione nelle cantine dei pub in attesa di essere servita, anziché terminare nei birrifici.Uno stereotipo comune sugli inglesi (e in generale sugli abitanti delle Isole Britanniche) riguarda la loro passione per la "birra calda". In realtà, la birra inglese è solitamente servita a temperatura di cantina (10-14 °C), di solito accuratamente monitorata in un pub moderno: tuttavia la temperatura può subire fluttuazioni durante le stagioni.Gli appassionati bevitori di birre britanniche sostengono che a queste temperature si possono così percepire sapori più fugaci rispetto a birre di altre nazioni, che servite a queste temperature avrebbero un sapore troppo forte, quasi "stridente". Il sapore delle birre troppo forti (tipicamente quelle prodotte nello Yorkshire), è spesso mitigato dal metodo di spillatura: esse sono infatti spillate tramite una pompa a mano in cui è innestato un apparecchio per insufflare aria nella birra, in modo da ossidarla leggermente ed alleggerirne il sapore.Per secoli, la città di Burton upon Trent è stata associata all'industria birraria per merito della qualità dell'acqua della zona, prelevata da pozzi, non dal vicino fiume Trent). I territori della città e della campagna circostante sono protetti dai trattamenti chimici proprio per preservare la qualità dell'acqua.
Nella città risiedono attualmente cinque birrifici e anche il Bass Museum of Brewing produce una propria birra.


Lo sviluppo dei collegamenti ferroviari fino a Liverpool ha consentito ai birrifici di esportare le proprie birre in tutto l'Impero britannico. Il naufragio di una nave cargo che trasportava India Pale Ale(una ale particolare, destinata alle colonie indiane e studiata in modo da preservarsi durante il lungo viaggio in mare), con conseguente scarico dei barili di birra fuori bordo, contribuì paradossalmente alla diffusione sul mercato domestico di questo stile di birra e diede il via ad un lento processo di trasformazione delle birre inglesi.
Precedentemente infatti, gli inglesi avevano bevuto quasi principalmente stout e porter - birre scure caratterizzate dall'impiego di orzo affumicato - ma le bitter (uno sviluppo delle pale ale) cominciava a diffondersi. Questo stile di birra, molto luppolata e leggera, era più semplice da conservarsi e trasportarsi, e favorì lo sviluppo di grossi birrifici che si specializzavano in queste birre.
Il birrificio Burton divenne leader in questo mercato: produceva un quarto della birra venduta nel Regno Unito. Nonostante fossero presenti oltre 30 birrifici nel 1880, un processo di fusioni e incorporazioni portò il risultato che sole tre grosse industrie sopravvissero nel 1980BassInd Coopes e Marston's. Solo la Burton Bridge brewery resta oggi indipendente.
La fama delle "Burton ale" crebbe in Inghilterra e diede origine al detto "gone for a Burton" (letteralmente: "è andato a prendere una Burton") col significato di morire; in particolar modo durante laSeconda guerra mondiale era un eufemismo per dire che un soldato che mancava all'adunata era semplicemente andato a farsi una birra.
Il legame tra la città e l'industria birraria è celebrato da una statua di Burton Cooper, che si trova nel centro commerciale cittadino.



Fonte wikipedia

mercoledì 6 giugno 2012

Come fare la birra nei mesi estivi

Alcuni homebrewers preferiscono non birrificare nei mesi estivi per paura delle alte temperature: vediamo invece in che modo, utilizzando alcuni semplici accorgimenti, possiamo tranquillamente far fermentare la nostra birra alle giuste temperature anche in estate.

Vi insegneremo come è possibile costruire con pochi euro una sorta di frigorifero artigianale che forse non vincerà un concorso di bellezza, ma sicuramente sarà più che adatto per i nostri scopi.



Materiale occorrente:
Alcuni fogli di polistirene (più robusto e pratico del polistirolo) 
Nastro da pacchi
Trincetto
Bottiglie di plastica vuote da 1,5 - 2 litri.

Il polistirene viene venduto in fogli di varie misure e spessore, quindi ognuno dovrà tenere conto della misura del proprio fermentatore e scegliere i fogli da ritagliare adatti alle proprie esigenze.
Spessore: più il foglio è spesso, maggiore sarà l'isolamento del nostro frigo.

I fogli andranno tagliati alla misura voluta tenendo conto dello spazio interno occupato dal fermentatore e dalle bottiglie di acqua ghiacciata e facendo in modo che l'inserimento dello stesso risulti una manovra agevole (non esagerate comunque con le dimensioni altrimenti il frigo risulterà meno efficiente).
Una volta tagliati i fogli andranno assemblati usando del nastro da pacchi: consigliamo di usare il nastro poichè volendo il tutto può essere smontato e riposto, per poi essere rimontato al momento dell'utilizzo.
I fortunati che hanno un angolino completamente riservato alla birrificazione potranno optare per incollare il polistirene, lasciando così tutto montato.

Tengo a precisare che ovviamente è possibile costruire frigoriferi più belli ed elaborati, ma lo scopo di questo nostro consiglio è quello di permettere a tutti di costruire un contenitore che abbia funzione di frigorifero con la minor spesa possibile e con il minor sforzo, e di fornire un' idea in base alla quale ognuno potrà sbizzarrirsi.

Prevenire invece che curare

Per birrificare in estate la parola d'ordine e' prevenire, anticipare il caldo, infatti e' molto più facile mantenere una certa temperatura iniziale che non dover abbassare una temperatura troppo elevata. 
Per fare questo basterà seguire queste semplici regole:

Nei giorni precedenti alla birrificazione (almeno uno):

Mettete a congelare abbastanza bottiglie di acqua nel freezer: queste verranno inserite nel frigorifero artigianale e funzioneranno da ghiaccio.

Mettete nel frigorifero di casa diverse bottiglie d'acqua da usare per raffreddare il mosto.


Per chi fa birra da estratto:

Utilizzare l'acqua delle bottiglie precedentemente raffreddata per miscelarla al mosto insieme ad altra acqua per far si che la temperatura finale del tutto non superi i 20 gradi.

Per chi fa all grain:

Far raffreddare bene il mosto prima di metterlo nel fermentatore (eventualmente calcolare un mosto piu' denso in maniera da poter ricavare il giusto O.G. miscelando con l'acqua del frigo).

Consideriamo che poichè le temperature esterne sono elevate è consigliabile che il mosto sia sui 18 – 19 gradi piuttosto che sui 22, dato che esso tenderà ad aumentare di temperatura durante la fermentazione.

Alcune ore prima di birrificare si consiglia di mettere le bottiglie che avreto congelato in precedenza nel vostro frigorifero artigianale, per far si che la temperatura all'interno sia già abbastanza bassa quando metterete il fermentatore, e sostituire le stesse con altre nuove, ancora congelate, quando inserirete il fermentatore pieno di mosto.

Durante i primi giorni di fermentazione potrebbe essere necessario utilizzare un numero maggiore di bottiglie congelate proprio perchè la fermentazione genera calore.

Specialmente le prime volte che utilizzerete il vostro fermentatore artigianale, quando cioè non ne conoscete ancora perfettamente l'efficienza, controllate più volte al giorno la temperatura, ed eventualmente aggiungete o togliete bottiglie di ghiaccio se la temperatura sale o scende troppo.

Con un po' di esperienza, basta poi controllare al mattino prima di andare al lavoro e la sera quando si rientra per avere una temperatura più che accettabile.

Come vedete anche durante i mesi estivi è possibile continuare con il nostro hobby brassicolo, spero che questo documento vi sia stato utile.

Fonte: birramia.it