martedì 28 agosto 2012

La produzione del whisky

Sempre di malto d'orzo si parla in questo post, però non di birra ma di whisky. Qui di seguito verranno riportate le varie fasi di lavorazione per arrivare a questo distillato tipico della scozia e dell'irlanda.
 
La produzione del malto
L'orzo di prima qualità viene prima macerato in acqua e poi steso su speciali pavimenti a germinare.
Viene voltato regolarmente per prevenire il surriscldamento.
Tradizionalmente questo compito veniva eseguito in un edificio vicino alla fornace, rivoltando l'orzo nell'aria usando pale di legno.
Durante questo processo si creano nuovi enzimi che, al momento dell'infusione, trasformano l'amido in zuccheri.
Dopo un periodo che può variare dai sei ai sette giorni, l'orzo, chiamato ora malto verde, viene messo ad essiccare in una fornace.
Il calore arresta la germinazione e il fumo prodotto conferisce il suo tipico aroma.

L'infusione
Il malto essiccato viene macerato e trasofrrmato in una sorta di farina grossolana successivamente mescolato con acqua a 67 gradi C mentre viene versato nel tino di infusione.
La purezza dell'acqua scozzese e le sue particolari caratteristiche sono di grande importanza.
Questa miscela viene rimescolata facilitando così la trasformazione degli amidi in zuccheri.
Dopo l'infuzsione, al liquido zuccheroso che ne risulta, viene data il nome di mosto.
L'orzo ormai esaurito viene trasformato in mangime per il bestiame.

La fermentazione
Il mosto raffreddato a 20 gradi C viene pompato in grandi recipienti di fermentazione dove si aggiunge il lievito e così il processo di fermentazione comincia.
Il lievito si nutre degli zuccheri trasformandoli in alcool e produce anche piccole quantità di altri composti come i congeneri che contribuiscono al gusto del whisky.
Durante questo processo viene prodotta una grande quantità di anidride carbonica e il mosto fermentato ribolle producendo moltissima schiuma.
Delle pale rotantirimescolano la schiuma per evitare che questa trabocchi.
Dopo circa due giorni la fermentazione è esaurita e il mosto fermentato contiene dal 7 al 9 % di alcool in volume.

Gli alambicchi
Stranamente la forma stessa dell'alambicco influisce sul carattere del whisky di malto e ogni distilleria mantiene il modello dei propri alambicchi immutato nel corso degli anni.
Durante la distillazione l'alambicco viene riscaldato fino a 86 gradi C.
L'alcool e gli altri composti evaporanjo e, passando attraverso il collo dell'alambicco, raggiungono un condensatore o una grande serpentina di rame, immersa in acqua corrente fredda dove il vapore si ricondensa in liquido.

La distillazione
Il mosto fermentato viene distillato due volte in Scozia e tre volte in Irlanda.
La prima distillazione avviene in alambicco, dove l'alcool viene separato dall'acqua, dal lievito e dal residuo liquido, la cui componente solida viene pure usata come mangime.
Il primo distillato, che contiene circa il 20% di alcool in volume passa poi in un altro alambicco, per la seconda distillazione.
I composti più volatili che evporano per primi e l'ultima parte del prodotto distillato costituita di composti più oleosi vengono mescolati ai low wines della partita successiva e distillati nuovamente.
Solo la porzione mediana, che contiene circa il 68% di alcool in volume, viene raccolta in un recipiente di sicurezza.
L'accesso al recipiente di sicurezza veniva tradizionalmente controllato dall'ufficio tasse e tributi.
Il verificatore usa tutta la sua esperienza per analizzare e controllare la qualità dei vari distillati, senza però venire mai in contatto diretto con l'alcool.
Il nuovo distillato, incolore e ad alta gradazione alcoolica (ridotta per l'invecchiamento al 63% di alcool in volume), viene messo in barili di quercia che spesso sono già stati usati per l'invecchiamento di whisky scozzese o bourbon o sherry.

L'invecchiamento
Durante l'invecchiamento il whisky diviene più morbido e profumato e prende il colore del legno della botte.
Una parte di alcool si trasforma in esteri e in altri complessi composti che accrescono in modo indefinibile le caratteristiche distintive di ogni whisky.
Per legge tutti i whisky devono essere invecchiati per almeno tre anni, ad esempio per il Giappone, l'Irlanda e la Scozia, ma la maggior parte dei whisky di puro malto viene lasciata nelle botti per otto, dodici o anche quindici anni.
Ogni anno dell'invecchiamento circa il 2% del whisky contenuto in ogni botte evapora; questa percentuale è chiamata the spirit of angels la parte degli angeli.
A differenza del vino, il whisky non subisce un ulteriore invecchiamento una volta imbottigliato.

Fonte whisky.it

sabato 4 agosto 2012

La birra vietata agli Olimpionici



In vendita solo per la durata dei giochi olimpici, contiene sostanze "off limits" per gli atleti come creatina, guaranà, ginseng, gingo, maca powder, matcha tea e kola nut. E si può "scambiare": un bicchiere di birra gratis per ogni lattina o bottiglietta di marca consegnata al bar.

Questa è la proposta alternativa del birrificio inglese Brew Dog con pub sparsi in tutto il regno unito da Nottingham, Camden, Manchester fino a Glasgow ed Edinburgo, da tenere lontana dagli atleti dei giochi olimpici di Londra 2012 per la possibilità dopante delle sostanze presenti all'interno di questa Indian Pale Ale a 6,5%.

I mastri birrai del Brew Dog spiegano che questa birra è nata come antisbronza, un modo cioè per conciliare la passione anglosassone per gli alcolici con qualcosa che dia la carica e non sonnolenza.

Sempre secondo il parere del Brew Dog, avrebbero deciso di dare qualcosa agli atleti impegnati nella manifestazione sportiva più importante del mondo per renderli più felici e allegri. Un modo per rilassarsi prima di un grande evento e allo stesso tempo aumentare le possibilità di vincita. 

Forse troppo perché ritenuta dopante e quindi vietata agli olimpionici!

Fonti newsfood.com, brewdog.com, repubblica.it

mercoledì 1 agosto 2012

La birra alle Olimpiadi

La Birra di Parma vola alle Olimpiadi di Londra. La bionda artigianale prodotta con i lieviti del Lambrusco e nata dalla collaborazione fra le Cantine Ceci di Parma e il Birrificio del Borgo di Rieti, è stata infatti scelta come paladina del Made in Italy nella sede Azzurra alle Olimpiadi 2012. La Birra, nelle sue versioni Oro e Bronzo, sarà servita come unica bionda ufficiale al «True Italian Ristorante» all’interno di Casa Italia Coni, il quartier generale della nazionale olimpica iItaliana, 
«Siamo molto fieri che la nostra birra prenda parte ai Giochi olimpici di Londra – affermano i titolari di Cantine Ceci – perché sarà un modo per farla provare a migliaia di persone fra dirigenti federali, atleti, media, visitatori e staff. Inoltre la scelta della nostra birra costituisce per noi tutti un motivo di grande orgoglio perché è stata scelta in un ampio panorama di birre artigianali come quello italiano offre, sintomo che non solo è buona ma anche di qualità». «True Italian Ristorante» è un progetto esclusivo di ristorazione italiana d’eccellenza e promozione che si inserisce nel contesto dei grandi eventi sportivi e mediatici a livello internazionale, caratterizzati da altissimi livelli di visibilità mondiale. Non un semplice ristorante, ma un progetto al 100% italiano, che vive solo in occasione dei massimi appuntamenti sportivi e che affianca alla cucina di qualità superiore una serie di eventi e attività di comunicazione. Durante le Olimpiadi di Londra (dal 27 luglio al 12 agosto 2012), nella sede di Casa Italia Coni all’interno del Queen Elizabeth Conference Centre, «True Italian Ristorante» sarà la struttura ristorativa d’eccellenza della delegazione olimpica azzurra. 
La cucina è guidata da chef italiani stellati Michelin e la selezione dei grandi vini italiani è curata da Luca Maroni.
Alessandro Ceci conclude con la speranza «di poter alzare tanti boccali di Birra di Parma in onore dei nostri atleti».

Fonte ParmaNews24